La qualifica di pmi innovativa può essere assunta dalle imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, indipendentemente dalla data di costituzione, dall’oggetto sociale e dal livello di maturità. In particolare, possono essere classificate come Pmi innovative le piccole e medie imprese che occupano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio non supera i 43 milioni di euro, costituite come società di capitali, anche in forma cooperativa. Vantaggi delle Pmi innovative:

  • Esenzione dall’imposta di bollo per le iscrizioni nel registro delle imprese delle Camere di commercio.
  • Esclusioni alle regole societarie ordinarie: le più significative sono per le Pmi innovative costituite in forma di SRL, che consentono di creare categorie di azioni con diritti speciali (ad esempio, quote che non attribuiscono diritto di voto, o che non lo attribuiscono in proporzione all’investimento); di effettuare operazioni su azioni proprie; di emettere strumenti finanziari partecipativi; di offrire al pubblico azioni di capitale;
  • Rimborso perdite: le Pmi innovative hanno un regime speciale per la riduzione del capitale sociale, che prevede una moratoria di un anno per la riduzione delle perdite superiori a un terzo (il termine è posticipato al secondo esercizio successivo).
  • Remunerazione con strumenti di partecipazione azionaria: la PMI innovativa può remunerare i suoi dipendenti con strumenti di partecipazione azionaria (come le stock option), e i fornitori di servizi esterni attraverso schemi “work for equity” in modo che accettino alcune azioni della società come pagamento per i loro servizi. Questi strumenti sono regolati da un regime fiscale e contributivo di estremo favore: non rientrano nel reddito imponibile, e sono soggetti solo alla tassazione sul capital gain (plusvalenza, data dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo specifico di vendita dei titoli in borsa);
  • Incentivi fiscali per investimenti in Pmi innovative operanti da meno di 7 anni, dalla prima vendita commerciale, da parte di persone fisiche (detrazione Irpef del 19% fino a un investimento massimo di 500mila euro) e persone giuridiche (detrazione dall’imponibile Ires del 20% fino a un massimo investito di 1,8 milioni);
  • Utilizzo dell’equity crowdfunding: Le Pmi innovative, come le start-up innovative, possono anche lanciare campagne di raccolta di capitali attraverso portali online autorizzati; questo strumento è stato ora esteso a tutte le Pmi.
  • Intervento semplificato, gratuito e diretto al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, un fondo pubblico che facilita il finanziamento bancario attraverso la concessione di una garanzia sul prestito; questa garanzia copre fino all’80% del prestito della banca alla Pmi innovativa (massimo 2,5 milioni di euro), ed è concessa sulla base di criteri di accesso estremamente semplificati, con una valutazione che beneficia di un canale prioritario.