FINANZIAMENTI ATTIVI DI SUPPORTO E INNOVAZIONE SU GENOVA E LIGURIA

Investimenti sostenibili 4.0 Contributi fino al 60% per la trasformazione digitale  

Data inizio: 18/05/2022  

Data scadenza: 31/12/2022 

Incentivo per favorire la trasformazione digitale delle Pmi attraverso programmi che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al Piano Nazionale Transizione 4.0. 

E’ rivolto a micro e PMI che esercitano attività ricomprese nelle attività manifatturiere e servizi alle imprese.    

Le imprese devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati.    

Le imprese individuali e le società di persone devono disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate. 

Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm, “non arrecare un danno significativo”). 

Contributo in conto impianti: 

  • per i programmi di investimento da realizzare nelle zone A ricadenti nei territori delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione;    
  • per i programmi di investimento da realizzare nelle zone A ricadenti nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione;    
  • per i programmi di investimento da realizzare nelle zone diverse dalle zone A, il contributo massimo è pari al 35% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% per le imprese di media dimensione. 

Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework, nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie. 

Domande presentabili fino ad esaurimento fondi. 

Con decreto del 18 maggio 2022 è stata disposta, a seguito dell’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione per le aree del Mezzogiorno. 

E’ ancora attivo lo sportello destinato alle altre regioni del Centro-Nord. 

I programmi di investimento devono: 

  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma 
  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva 
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale 
  • rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili: 
  • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, spese ammissibili non inferiori complessivamente a 500 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato 
  • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato 
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda 
  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni. 

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni. 

Importo delle spese ammissibili da 500.000€ a 3.000.000€. 

  • Sono spese ammissibili: 
  • macchinari, impianti e attrezzature 
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili 
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a) 
  • acquisizione di certificazioni ambientali 

Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, sono, inoltre, ammissibili le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento. 

Smart&Start 2022 Finanziamenti Europei senza interessi fino all’80% per imprese innovative 

Data scadenza: 31/12/2022 

Smart&Start Italia è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative. Finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. 

Possono chiedere i finanziamenti le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. 

Sono beneficiari del bando le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese: 

  • startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi 
  • team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa” 
  • imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano 

Il progetto imprenditoriale deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche: 

  • avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo 
  • essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things 
  • essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata 

Smart&Start Italia offre un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili. 

Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia. 

Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto. 

Il “Decreto Rilancio” del 20 maggio 2020 estende il contributo a fondo perduto (il 30% del finanziamento concesso) anche alle startup innovative localizzate nel Cratere sismico del Centro Italia. 

Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto. 

È previsto un punteggio aggiuntivo in fase di valutazione per le iniziative che: 

  • attivano collaborazioni con incubatori, acceleratori d’impresa, compresi gli innovation hub e gli organismi di ricerca 
  • operano al Centro-Nord e realizzano piani di impresa al Sud 
  • dispongono di un accordo di investimento con un investitore qualificato 
  • dispongono del rating di legalità. 

Le startup costituite da meno di un anno possono inoltre contare su servizi di tutoring tecnico-gestionale nella fase di avvio (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione, ecc.). 

Domande presentabili fino ad esaurimento fondi. 

Smart&Start Italia finanzia piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale. 

Alcuni esempi di spese del piano d’impresa: 

  • Impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica 
  • Componenti hardware e software 
  • Brevetti, marchi e licenze 
  • Certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa 
  • Licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale 
  • Licenze relative all’utilizzo di software 
  • Progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi 
  • Consulenze specialistiche tecnologiche 
  • Costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori 
  • Servizi di incubazione e di accelerazione di impresa 
  • Investimenti in marketing e web marketing 

Alcuni esempi di costi di funzionamento aziendale: 

  • Materie prime 
  • Servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa 
  • Hosting e housing 
  • Godimento beni di terzi 

Le spese del piano d’impresa devono essere sostenute nei 24 mesi successivi alla firma del contratto. 

Voucher Connettitività MISE Contributi a fondo perduto fino a 2000 euro 

Data scadenza: 31/12/2022 

Sono beneficiari dell’agevolazione micro, piccole e medie imprese iscritto al Registro delle imprese. 

Contributi a fondo perduto differenti a seconda delle caratteristiche dell’impresa: 

Incentivo (dai 300 euro ai 2.000 euro) sulla base di diverse caratteristiche della connettività e dei relativi costi, in presenza di step change inteso quale incremento della velocità di connessione secondo le classi di ammissibilità previste dal manuale operativo sulla base dei tre importi indicati nel dettaglio nel decreto. 

Risorse complessive stanziate per euro 608.238.104 Euro, di cui 9 milioni compresa Iva saranno destinati alle azioni di comunicazione, accompaganemnto e valutazione di impatto della misura. 

I voucher internet sono buoni economici destinati alle imprese per incentivare e favorire l’uso del digitale. Tali buoni hanno valori economici differenti e mirano a garantire un incremento della velocità di connessione, da 30 Mbit/s a oltre 1Gbit/s. 

Domande presentabili fino ad esaurimento delle risorse stanziate, comunque non oltre ventiquattro mesi dall’avvio dell’intervento. 

La misura prevede l’erogazione di un voucher connettitività per abbonamenti a internet ultra veloce. 

I voucher non sono riconosciuti in caso di cambio operatore fra servizi aventi prestazioni analoghe o in caso di meri passaggi di intestazione del contratto nella medesima sede di impresa. A ciascun beneficiario può essere erogato un solo voucher. 

In caso di portabilità è prevista la possibilità di trasferire l’ammontare residuo del voucher. 

Il Decreto attuativo del Mise 23 dicembre 2021 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 febbraio 2022 distingue tre tipi di voucher: 

Fascia A: voucher con contributo connettività pari a 300 euro, per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi a un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download compresa nell’intervallo uguale o minore di 30 Mbit/s. Vi sono anche i voucher di fascia A2 per connessioni che da 30 Mbit/s arrivano a 1 Gbit/s. Per connessioni che offrono velocità massima in download pari ad 1 Gbit/s, il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di 500 euro, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori. Per i voucher di fascia A non sono previste soglie di banda minima garantita. Al finanziamento dei voucher di fascia A viene destinato il 40% delle risorse stanziate distribuito per il 20% a favore dei voucher A1 e per il 20% a favore dei voucher A2; 

Fascia B: voucher con contributo connettività pari a 500 euro, per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi fino ad un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download fino a 1 Gbit/s. Per connessioni che offrono una con velocità massima in download da 1 Gbit/s, il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di 500 euro, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori. Per i voucher di fascia B è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 30 Mbit/s. Al finanziamento di tali voucher viene destinato il 50% delle risorse stanziate; 

Fascia C: voucher con contributo connettività pari a 2.000 euro per un contratto della durata da un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download superiore a 1Gbit/s. Il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di 500 euro, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori. Per i voucher di fascia C è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 100 Mbit/s. Al finanziamento di tali voucher viene destinato il 10% delle risorse stanziate. 

Digital Transformation 40% + 10%: Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese italiane Anno 2022 

Data scadenza: 31/12/2022 

Digital Transformation è l’incentivo che favorisce la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese. Istituito dal Decreto Crescita, è promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia. La dotazione finanziaria è di 100 milioni di euro. 

Sono finanziabili le tecnologie previste da Impresa 4.0 e quelle relative a soluzioni digitali di filiera. 

Sono beneficiari della misura le imprese in possesso dei seguenti requisiti: 

1.essere iscritte come attive nel Registro delle imprese 

2.operare in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio 

3.aver conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a 100.000 euro 

4.disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese ovvero, nel caso di società in contabilità semplificata, delle ultime due dichiarazioni dei redditi presentate e dei relativi bilanci redatti secondo la IV direttiva CEE in conformità alle scritture contabili aziendali asseverati da un revisore dei conti 

5.non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente 

Incentivi complessivi pari al 50% delle spese ammissibili: 

-Contributi a fondo perduto pari al 10%; 

-Finanziamenti agevolati pari al 40% (Il finanziamento agevolato deve essere restituito dal soggetto beneficiario senza interessi a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un periodo della durata massima di 7 anni). 

Le risorse finanziarie per la concessione delle agevolazioni ammontano a euro 100.000.000. 

Il finanziamento agevolato deve essere restituito senza interessi entro massimo 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, che scadono il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno. 

Le domande possono essere presentate fino ad esaurimento fondi. 

Possono essere finanziati progetti che puntano alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi attraverso: 

tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale Impresa 4.0 (advanced manufacturing solutions, additive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o  tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate: 

1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori 

2) al software 

3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio 

4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (Electronic data interchange – EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things. 

A tale scopo, i progetti devono prevedere la realizzazione di attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione oppure investimenti 

I progetti devono, inoltre: 

  • essere realizzati nell’ambito di una unità produttiva dell’impresa proponente ubicata sul territorio nazionale 
  • prevedere un importo di spesa non inferiore a 50.000 euro e non superiore a 500.000 euro 
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e avere una durata non superiore a 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero dello Sviluppo Economico di concedere, su richiesta motivata, una proroga non superiore a 6 mesi 

I progetti agevolabili nell’ambito dell’intervento Digital Transformation possono essere cofinanziati nell’ambito del PON Imprese e Competitività 2014-2020. 

Transizione ecologica e circolare Contributi fondo perduto e finanziamenti agevolati per le imprese 

Data scadenza: 31/12/2023 

Fondo per la Crescita Sostenibile Ministero dello Sviluppo Economico 

Concessione di agevolazioni finanziarie a sostegno dei progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare a sostegno delle finalità del “Green New Deal italiano”. 

La misura è destinata al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), e prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo. 

Sono beneficiarie del bando Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta. 

Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure: 

  • a sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti 
  • negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti. 

Quali sono le agevolazioni previste? 

Finanziamenti agevolati del FRI, accompagnati da finanziamenti bancari e in presenza di idonea attestazione creditizia, nei limiti delle percentuali previste dalle norme di funzionamento del fondo. 

Contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto: 

  • pari al 15 per cento come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione pari al 10 per cento come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione. 

Domande presentabili fino al 31 dicembre 2023. 

L’intervento sostiene progetti coerenti con gli ambiti di intervento del Green New Deal italiano, con particolare riguardo agli obiettivi di: 

  • decarbonizzazione dell’economia 
  • economia circolare 
  • riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi 
  • rigenerazione urbana 
  • turismo sostenibile 
  • adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico 

Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti. Gli investimenti per l’industrializzazione, che sono ammessi esclusivamente per le PMI, devono avere un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, ed essere volti a diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi ovvero a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. Possono essere ammessi distintamente ovvero insieme ad un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito di un programma integrato presentato per l’ottenimento di agevolazioni, alle condizioni previste dal decreto. 

I progetti ammissibili inoltre devono: 

  • essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale 
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro
  • avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi 
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni 

Garanzia Artigianato Liguria (GAL) – Por Fesr 2014-2020 – Asse 3 – Azioni 3.6.1 e 3.1.1

Ha aperto il 1 Luglio 2021, con deliberazione della Giunta Regionale n. 495 del 11 Giugno 2021, Cassa Artigiana, il nuovo strumento regionale da 10 milioni e 900 mila euro per l’accesso al credito delle imprese artigiane.

Obiettivo: gli interventi di sostegno per operazioni finanziarie a favore delle imprese artigiane si propongono di promuovere lo sviluppo degli investimenti del comparto artigiano ligure ostacolato da determinati fattori critici quali la difficoltà nell’accesso al mercato del credito da parte delle imprese del comparto, sostenendo la capacità di credito attraverso forme di garanzia sostenute da riassicurazioni e interventi agevolativi mirati a consentire loro migliori condizioni.
Il Regolamento determina anche la retroattività della misura in modo da garantire la continuità dei finanziamenti sospesi il 5 agosto 2019 per effetto dell’impossibilità di prorogare la precedente misura.
La gestione è affidata ad Artigiancassa S.p.A. per 10 milioni e 900 mila euro così suddivisi:

  • 4.500.000 euro per lo strumento finanziario di riassicurazione
  • 1.000.000 euro per abbuoni delle commissioni di garanzia
  • 1.800.000 euro sovvenzioni nella forma di contributo interessi/canoni
  • 3.600.000 euro sovvenzioni nella forma di fondo perduto.

Lo strumento opera attraverso il rilascio di riassicurazioni delle esposizioni garantite dai Consorzi di garanzia collettiva fidi (Confidi) alle imprese artigiane, associato a interventi di sostegno in forma di abbuoni di commissioni di garanzia sulle medesime operazioni.
Lo strumento finanziario è combinato con sovvenzioni in forma di contributo interessi/canoni e di contributo a fondo perduto.

Destinatari: i beneficiari delle agevolazioni sono le micro piccole e medie imprese artigiane, anche in forma cooperativa o consortile, iscritte all’Albo e le micro piccole e medie imprese iscritte al Registro imprese, a condizione che ottengano l’iscrizione all’Albo entro 12 mesi dalla presentazione della domanda di agevolazione.

Il prestito deve essere diretto:

  • all’acquisto, alla costruzione, alla ristrutturazione, all’ampliamento e all’ammodernamento di fabbricati, ivi incluse le spese per lavori e impianti finalizzati alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza dei luoghi di lavoro e le spese tecniche di progettazione e compreso l’acquisto – nel limite del 10% dell’importo complessivo dell’operazione finanziaria agevolata – del suolo aziendale e le sue sistemazioni;
  • all’acquisto di azienda o di rami di azienda;
  • all’acquisto di macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuove di fabbrica, ovvero usate, ivi compresi gli automezzi se strettamente necessari al ciclo produttivo e se a servizio esclusivo della struttura produttiva oggetto dell’agevolazione;
  • all’acquisto di software, diritti di brevetto, licenze e know-how e servizi, finalizzati a migliorare l’efficienza dell’impresa e l’organizzazione del lavoro e all’introduzione e implementazione di innovazioni del sistema distributivo attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche e/o sistemi digitali;
  • alla formazione di scorte di materie prime e prodotti finiti;
  • al sostegno del capitale circolante per esigenze di liquidità, nella misura massima del 30% dell’importo complessivo del programma d’intervento;
  • alla partecipazione a fiere e manifestazioni.

Le operazioni di locazione finanziaria devono avere per oggetto:

  • l’impianto e/o l’ampliamento del laboratorio (locazione finanziaria immobiliare) funzionale all’attività artigiana svolta dall’ impresa e a quelle attività ad essa complementari;
  • macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuove di fabbrica, ovvero usate, ivi compresi gli automezzi se strettamente necessari al ciclo produttivo e se a servizio esclusivo della struttura produttiva oggetto dell’agevolazione.

Riassicurazione: la riassicurazione del fondo opera sulle garanzie rilasciate dai Confidi convenzionati con il Gestore a sostegno dei prestiti e delle operazioni di locazione finanziaria accordati alle PMI artigiane con sede operativa in Liguria, dirette a finanziare l’avvio d’impresa, lo sviluppo e il rafforzamento dell’attività generale dell’impresa, la penetrazione di nuovi mercati o nuovi sviluppi, la realizzazione di nuovi investimenti.
L’importo ammissibile minimo dell’intervento è pari a euro 10.000 e massimo di euro 500.000.
La misura della riassicurazione è pari all’80% dell’importo garantito dal Confidi ed è rilasciata per l’importo massimo di euro 250.000.

Abbuono di commissioni di garanzia: lo strumento prevede un abbattimento dei costi collegati alla concessione della garanzia, a vantaggio del destinatario finale. La riduzione del costo della garanzia riconosciuta non può superare la quota massima corrispondente al 3% dell’importo dell’operazione finanziaria su cui insiste la garanzia; la quota spettante viene calcolata, in funzione della durata dell’operazione finanziaria, nella misura dello 0,6% annuo del corrispondente importo moltiplicata per il numero di anni di durata del finanziamento, entro il massimale previsto.

Contributo interessi/canoni: gli interventi dello strumento finanziario sono combinati con una sovvenzione in forma di contributo interessi/canoni, il cui importo è pari, per la quota dell’operazione finanziaria ammessa, agli interessi risultanti da un piano di ammortamento sviluppato al tasso del 2%.

Contributo a fondo perduto: contributo a fondo perduto, nella misura del 50% del finanziamento agevolato e fino ad un importo massimo di euro 20.000, a favore delle imprese artigiane aventi unità operativa nei Comuni di cui all’allegato 1 del Regolamento, ovvero che abbiano ottenuto, alla data di presentazione della domanda, il marchio regionale “Artigiani in Liguria”, relativamente alle operazioni finanziarie indicate nel Regolamento.
Le richieste di agevolazione possono essere presentate a partire dal 1° luglio 2021 dai Soggetti richiedenti convenzionati.

Impresapiù

Impresapiù è un’iniziativa promossa da Camera di Commercio di Genova e Città Metropolitana di Genova per favorire l’avvio di nuove imprese e per il potenziamento delle imprese già esistenti. Camera di Commercio di Genova e Città Metropolitana di Genova, con proprie risorse finanziarie, si costituiscono soggetti garanti fino alla concorrenza di un milione di euro ciascuna a parziale controgaranzia del rischio assunto in primo grado dai Consorzi fidi aderenti all’iniziativa ; con questo sistema si genera un frazionamento fra più soggetti del rischio d’impresa e ogni nuovo progetto imprenditoriale o potenziamento di attività esistente può più agevolmente trovare accesso al credito bancario.

Tipologia di imprese e garanzia offerta: la percentuale massima di garanzia offerta in primo grado dai Consorzi fidi con l’assistenza di Impresapiù varia a seconda del soggetto che viene finanziato dalle banche convenzionate:

  • imprese di ogni settore di nuova costituzione (iscritte al Registro Imprese da non più di 18 mesi) o imprese di cui alla legge 215/1992 (imprenditoria femminile) per investimenti in beni strumentali, acquisto di terreni agricoli, acquisto di aziende o partecipazioni societarie complementari e strategiche all’attività imprenditoriale svolta, spese generali di inizio attività: garanzia offerta fino al 80%
  • imprese di ogni settore – non di nuova costituzione o non femminili – per investimenti in operazioni di internazionalizzazione, acquisto di aziende o di rami d’azienda o di partecipazioni societarie complementari e strategiche all’attività svolta, ricerca e sviluppo per processi o prodotti innovativi, acquisto e sviluppo software, macchinari, impianti di produzione e mezzi di trasporto strumentali all’attività, acquisto di immobili strumentali all’attività, ristrutturazione e rinnovo dei locali, acquisto di attrezzature fisse e mobili e degli arredi: garanzia offerta fino al 50%
  • imprese agricole – non di nuova costituzione o non femminili – per l’acquisto di terreni agricoli: garanzia offerta fino al 50%

Limiti di finanziamento: le operazioni di finanziamento garantite in primo grado dai Consorzi fidi per le quali opera la controgaranzia rientreranno nelle seguenti forme tecniche e limiti di durata e importo:

  • importo minimo del finanziamento: euro 10.000,00
  • importo massimo per finanziamenti chirografari e/o leasing mobiliari di durata da 18 fino a 96 mesi: euro 100.000,00
  • importo massimo per mutui ipotecari e/o leasing immobiliari di durata fino a 20 anni: euro 100.000,00

Voucher Internazionalizzazione 2022

Beneficiari: Possono presentare domanda le Micro o Piccole o Medie imprese che abbiano:

  • sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Genova e svolgano attività in qualunque settore esclusi servizi/consulenze/turismo (rilevabile da codice ATECO attribuito al Registro Imprese);
  • siano attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese e con il pagamento del diritto annuale;
  • siano coinvolte nel progetto SEI attraverso profilazione sul sito www.sostegnoexport.it;
  • abbiano partecipato ad almeno una delle iniziative legate ai progetti internazionalizzazione proposte dalla Camera di Commercio (esclusi i webinar formativi);
  • presentino gli ulteriori requisiti richiesta all’articolo 4 del Bando.

Ambiti di attività: Gli ambiti di attività a sostegno del commercio internazionale ricomprese nel Bando dovranno riguardare:

  • Percorsi di rafforzamento della presenza all’estero, quali ad esempio i servizi di analisi e di orientamento specialistico per facilitare l’accesso e il radicamento sui mercati esteri, il potenziamento degli strumenti promozionali e di marketing in lingua straniera, l’ottenimento o il rinnovo delle certificazioni di prodotto necessarie all’esportazione nei Paesi esteri, la protezione del marchio di impresa all’estero, i servizi di assistenza specialistica, l’accrescimento delle capacità manageriali dell’impresa attraverso attività formative, lo sviluppo di competenza interne attraverso l’utilizzo di temporary export manager e di digital export manager;
  • Lo sviluppo di canali e strumenti di promozione all’estero (a partire da quelli innovativi basati su tecnologie digitali), quali ad esempio la realizzazione di “virtual matchmaking”, ovvero lo sviluppo di percorsi di incontri d’affari e B2B virtuali, l’avvio e lo sviluppo della gestione di business on line, progettazione, predisposizione revisione, traduzione dei contenuti del sito internet, realizzazione di campagne di marketing digitale, la partecipazione a fiere o eventi con finalità commerciale all’estero, la realizzazione di attività ex-ante e ex-post rispetto a quelle di promozione commerciale.

Spese ammissibili

  1. Servizi di consulenza e/o formazione, relativi a uno o più ambiti di attività a sostegno del commercio internazionale tra quelli previsti all’art. 2, comma 2 del Bando;
  2. Acquisto o noleggio di beni e servizi strumentali funzionali allo sviluppo delle iniziative di cui all’art. 2, comma 2 del Bando;
  3. Realizzazione di spazi espositivi e incontri d’affari, comprendendo anche la quota di partecipazione/iscrizione e le spese per l’eventuale trasporto dei prodotti;
  4. Spese per l’abbattimento degli oneri di qualunque natura relativi a finanziamenti, anche bancari, per la realizzazione di progetti di internazionalizzazione riferiti agli ambiti di cui all’art. 2, comma 2 del Bando.

Tutte le spese possono essere sostenute a partire dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022 (da intendersi come termine ultimo per la chiusura del progetto e con il pagamento di tutte le fatture da rendicontare).

Entità del contributo:

  • L’investimento minimo complessivo dovrà essere pari ad almeno euro 1.000,00 (IVA non rientra nelle spese ammesse).
  • L’importo massimo ottenibile con il voucher non potrà superare l’importo di euro 5.000,00.
  • L’entità massimo dell’agevolazione non può superare il 70% delle spese ammissibili.

Presentazione delle domande

Le richieste di voucher devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematicacon firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 9:00 del 25 maggio 2022 alle ore 21:00 del 30 giugno 2022.

Saranno automaticamente escluse le domande inviate prima e dopo tali termini. Non saranno considerate ammissibili altre modalità di trasmissione delle domande di ammissione al voucher.

La documentazione necessaria da allegare su Webtelemaco è disponibile nella sezione internazionalizzazione/partecipa, così come previsto dall’art. 10, comma 3 del Bando.

È prevista una procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda.

Rendicontazione

L’erogazione del voucher avverrà solo dopo l’invio della rendicontazione da parte dell’impresa beneficiaria. Tale documentazione dovrà essere inviata telematicamente entro le ore 21:00 del 31 gennaio 2023, pena la decadenza dal voucher. Gli allegati alla rendicontazione da caricare (presenti all’art. 13 del Bando) sono i seguenti:

  • Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di cui all’art. 47 D.P.R. 445/2000, formata digitalmente dal titolare/legale rappresentante dell’impresa, in cui siano indicate le fatture e gli altri documenti contabili aventi forza probatoria equivalente riferiti alle attività e/o agli investimenti realizzati, con tutti i dati per la loro individuazione e con la quale si attesti la conformità all’originale delle copie dei medesimi documenti di spesa;
  • Copia delle fatture e degli altri documenti di spesa di cui al punto precedente, debitamente quietanzati;
  • Copia dei pagamenti effettuati esclusivamente mediante transazioni bancarie verificabili (ri.ba, assegno, bonifico, ecc.);
  • Copia del piano di finanziamento accordato dall’ente finanziatore (banca, ecc.) per il progetto di sviluppo di attività a sostegno del commercio internazionale, ove applicabile;
  • Nel caso di attività formative, dichiarazione di fine corso e copia dell’attestato di frequenza per almeno l’80% del monte ore complessivo;
  • Relazione finale, firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria del voucher, di consuntivazione dettagliata delle attività realizzate e che specifichi a quali attività proposte nell’ambito del progetto internazionalizzazione (SEI) si è partecipato (esclusi i webinar formativi).

WE START UP 2

La Giunta regionale con delibera n. 419/2022 ha preso atto degli indirizzi del Comitato di Indirizzo del Fondo Strategico assunti il 14 aprile 2022 per l’apertura del Bando We Start up 2 con le caratteristiche di cui alle modalità attuative sotto riportate, ai sensi della Legge regionale n. 34/2016, volto al sostegno della ripresa della start up liguri post emergenza COVID-19.

I destinatari del bando sono le Start up di micro, piccola e media dimensione rientranti nel campo di applicazione del Regolamento UE n. 1407/2013, attive alla data della domanda ed iscritte al registro delle imprese da una data successiva al 1° gennaio 2017, che abbiano implementato modelli di innovazione di processo/prodotto e/o abbiano completato il proprio programma di sviluppo di servizi, prodotti o brevetti già messi sul mercato o in procinto di essere messi sul mercato e che in seguito alla situazione di emergenza COVID-19 abbiano subìto un rallentamento o sospensione della fase di commercializzazione dei prodotti.

La soglia minima di investimento delle risorse pubbliche dello strumento è di 10.000 euro per ciascuna impresa beneficiaria, mentre la soglia massima è di 50.000 euro.

Gli interventi si configurano come investimenti di “semi-equity” attraverso la sottoscrizione di prestiti obbligazionari e/o altri strumenti finanziari partecipativi (“SFP”), con possibile trasformazione in equity, e titoli di debito Strumenti finanziari partecipativi.

Allo strumento finanziario è assegnata una dotazione iniziale di risorse finanziarie pari a 600.000 euro.

SE SIETE INTERESSATI A PARTECIPARVI E DESIDERATE RICEVERE ULTERIORI INFORMAZIONI CONTATTATECI!